La santità, il cristianesimo e come si diventa santi
Nel cristianesimo una delle figure più importanti è quella del santo: ai santi i fedeli tributano speciali culti in determinati giorni dell’anno. A loro inoltre si erigono chiese, santuari e cappelle votive. Ma cosa significa esattamente “santità” nel cristianesimo e come si diventa santi? L’introduzione a I protagonisti della cristianità di Federico Motta Editore approfondisce questi temi, in un viaggio attraverso due millenni di storia del cristianesimo.
Chi è santo nella cristianità?
Il concetto di santità non è peculiare del cristianesimo, ed è anzi comune a molte religioni. Non è neppure un’aspirazione elitaria, bensì una condizione alla quale sono chiamati tutti, anche se, di fatto, non tutti raggiungono e pochissimi arrivano a praticare a un livello eroico.
In origine, il culto dei santi era riservato ai martiri, a chi cioè aveva testimoniato la propria fede fino a dare la vita. Si trattava di un culto popolare, un’espressione spontanea della comunità. Anche gli asceti erano oggetto di venerazione, spesso quando erano ancora in vita. Al giorno d’oggi, però, la Chiesa cattolica prevede un iter specifico affinché una persona possa essere venerata come santa.
Come si diventa santi?
Ma veniamo al punto: come si diventa santi? Per secoli a sancire l’effettiva santità di una persona erano i vescovi. Poi però le cose cambiarono e il papa assunse un ruolo centrale.
Dalla metà del XII secolo, vediamo come i papi non solo autorizzino la canonizzazione vescovile o proclamino un nuovo santo durante un concilio, ma prendano anche l’iniziativa di canonizzare motu proprio santi di una qualsiasi diocesi della Cristianità.
Ma come si diventa santi? Anzitutto la persona deve essere morta da almeno cinque anni. Il processo prevede una fase diocesana, che avviene all’interno della diocesi, in cui si raccolgono testimonianze sulla vita della persona e ci si assicura che le virtù attribuite al candidato siano vere. Se questa fase ha esito positivo, si può chiedere l’apertura della causa di beatificazione. Inizia così la fase romana: i documenti passano al Dicastero per le cause dei santi, a Roma, che verificherà che il candidato abbia i requisiti per la santità. La beatificazione è una fase intermedio: è beato chi è riconosciuto come martire della fede oppure chi abbia compiuto un miracolo certificato. Per la canonizzazione è richiesto però un secondo miracolo: solo allora si diventa santi.