Carol Wojtyla, il papa del Giubileo del 2000

Papa Wojtyla, Giovanni Paolo II, è stato uno dei più importanti e amati pontefici del Novecento e ha traghettato la Chiesa cattolica verso il nuovo millennio. A segnare il cambio di secolo (e di millennio) fu un evento molto particolare: il Giubileo del 2000. A 25 anni di distanza, ricordiamo il papa polacco e questo importante avvenimento, in corrispondenza con il nuovo Giubileo del 2025. Per celebrare quest’ultimo avvenimento, Federico Motta Editore e Ars Illuminandi presentano l’Evangeliario di Sant’Ilario, un’opera di grande prestigio artistico e non solo.

L’Evangeliario di Sant’Ilario

L’Evangeliario di Sant’Ilario è un’opera unica pensata per celebrare il Giubileo 2025, il grande Giubileo della speranza. La raccolta dei quattro Vangeli canonici si ricollega alla tradizione degli antichi Evangeliari custoditi nelle più importanti collezioni del mondo. Il volume è composto da 692 pagine stampate su carta di altissima qualità, impreziosito da un apparato iconografico curato dal maestro Fabio Nones. Un’opera raffinata e di grande prestigio: un’opera di fede ma allo stesso tempo un prezioso volume da collezione.

Da Carol Wojtyla a papa Giovanni Paolo II

Carol Wojtyła nacque il 18 maggio 1920 e fu presto colpito nei suoi affetti più cari: nel 1929 perse la madre e nel 1932 il fratello Edmund. Nel 1938 fu studente all’università Jagellonica di Cracovia e si mantenne lavorando come manovale e cavapietre. In gioventù fu anche poeta e attore dilettante. Nel 1942, durante la guerra e in seguito alla morte del padre (1941), maturò la vocazione al sacerdozio. Frequentò il seminario clandestino e ricevette l’ordinazione nel 1946. Fu poi docente di etica all’università Jagellonica. Arcivescovo di Cracovia dal 1964, nel 1967 divenne cardinale. Partecipò ai due conclavi del 1978: quello di agosto che elesse Giovanni Paolo I e quello di ottobre, che scelse lui.

Il pontificato di papa Woytila

Giovanni Paolo II diventò papa nel 1978, durante il conclave che seguì l’improvvisa morte di papa Albino Luciani. Fu il primo papa non italiano dai tempi di Adriano VI (1522-1523) e il primo di origini polacche. Il suo fu anche un pontificato molto lungo. Durato oltre 26 anni, è il terzo per lunghezza, dopo quelli di Pietro (34 anni) e Pio IX (oltre 31 anni). La sua morte, dopo lunga malattia, il 2 aprile 2005 destò commozione nel mondo cattolico e non solo. La sua canonizzazione avvenne in tempi brevissimi: beatificato nel 2011, diventò santo nel 2014.

La notte di Natale del 1999 aprì solennemente il Giubileo del 2000. Nel corso dell’Anno Santo, papa Woytila presiedette gran parte degli eventi previsti, partecipò a pellegrinaggi e compì molti gesti simbolici. Uno degli avvenimenti più memorabili fu probabilmente la Giornata Mondiale della Gioventù, che si tenne a Roma dal 15 al 20 agosto. Il papa, in quell’occasione, parlò a una folla di circa 2 milioni di giovani. Fu in quei giorni che, sui giornali, nacque l’espressione papaboy, che tuttora viene utilizzata.