Una settimana da Nobel
Come ogni anno, nella prima parte del mese di ottobre vengono assegnati i premi Nobel. Si tratta di una delle istituzioni più prestigiose al mondo, che in oltre un secolo di storia ha premiato alcuni dei più importanti scienziati, scrittori e politici della storia contemporanea. L’Enciclopedia Motta e gli Annuari di storia contemporanea hanno dedicato varie voci ai diversi vincitori di questo riconoscimento. Ma come è nato? Scopriamo insieme alcune curiosità.
In origine fu un necrologio
Pochissime persone possono dire di avere potuto leggere il proprio necrologio quando erano ancora in vita. Questo, però, è quello che capitò ad Alfred Nobel. Come imprenditore, Nobel aveva fatto la sua fortuna grazie a un’invenzione: la dinamite. Rispetto alla nitroglicerina fino ad allora in commercio, la dinamite era più stabile e questo le permise di venire ampiamente impiegata in vari ambiti civili e industriali. Tuttavia, come esplosivo, fu utilizzata anche a scopi militari in scenari di guerra. Quando nel 1888 Ludwig Nobel, fratello di Alfred, morì, ci fu uno “scambio di persona”: un giornalista francese, pensando fosse morto il celebre industriale svedese, gli dedicò un articolo intitolato Le marchand de la mort est mort (= Il mercante di morte è morto).
Alfred Nobel si trovava a Parigi in quel periodo e rimase sconvolto quando lesse il “suo” necrologio. Dopo la sua dipartita, quindi, sarebbe stato ricordato come un “mercante di morte”? Da questi turbamenti nacque la decisione di destinare una parte dei suoi beni a costituire un fondo, che avrebbe finanziato una serie di premi da assegnare a chi aveva contribuito al benessere dell’umanità. Nasceva così il premio Nobel, previsto nel testamento di Alfred registrato allo Swedish Norwegian Club di Parigi il 27 novembre 1895.
I 5 (+1) premi Nobel
Nel suo testamento Nobel stabilì anche quali dovevano essere gli ambiti da premiare: fisica, chimica, medicina, letteratura e il perseguimento della pace. I primi quattro vengono tuttora assegnati da istituti svedesi: l’Accademia reale svedese delle scienze assegna i premi per fisica e chimica, il Karolinska Institutet (un’università medica) assegna quello per la medicina, mentre l’Accademia di Svezia assegna il premio per la letteratura. Il premio Nobel per la pace, invece, è attribuito da una giuria composta da cinque membri del parlamento norvegese. Perché questa differenza? La risposta è semplice: all’epoca del testamento, la Norvegia era ancora sotto il governo della Svezia (la sua indipendenza risale al 1905). Non bisogna poi dimenticare la Fondazione Nobel, una fondazione privata nata nel 1900, che gestisce i fondi destinati al premio.
Chi però segue ogni anno l’assegnazione dei Nobel saprà che esiste anche un sesto premio, dedicato all’economia. Tuttavia, si tratta di una disciplina che non era inizialmente prevista dal testamento del 1895. Il premio fu infatti istituito solo nel 1969, nell’ambito delle celebrazioni per i trecento anni dalla fondazione della Banca di Svezia. I vertici della Banca si accordarono con la Fondazione e Nobel e l’Accademia reale svedese delle scienze per quello che ufficialmente si chiama Premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel (Sveriges Riksbanks pris i ekonomisk vetenskap till Alfred Nobels minne). La scelta dei vincitori spetta sempre all’Accademia reale svedese delle scienze.
Oltre un secolo di premi Nobel
Dal 1901, anno della prima edizione, a oggi il premio Nobel ha premiato molti tra scienziati, scrittori, politici, attivisti ed economisti. La più giovane vincitrice è stata Malala Yousafzai, che nel 2014 ha ricevuto il premio per la pace all’età di 17 anni. Prima di lei, nel 1915, William Lawrence Bragg aveva vinto il Nobel per la fisica a 25 anni. Il più anziano è stato invece John Goodenough, che nel 2019 ha vinto il Nobel per la chimica all’età di 95 anni. E poi c’è anche chi ha vinto più di un Nobel in due discipline diverse, come Marie Curie (fisica 1903, chimica 1911) e Linus Pauling (chimica 1954, pace 1962); o chi ha vinto due volte il premio nello stesso ambito: John Bardeen (fisica 1956 e 1972), Frederick Sanger (chimica 1958 e 1980) e Barry Sharpless (chimica 2001 e 2022).
Ci sono stati poi casi di premi rifiutati. Il caso più celebre è forse quello di Jean-Paul Sartre, che rifiutò il premio Nobel per la letteratura. Un altro scrittore, Boris Pasternak, dovette invece rifiutare il riconoscimento su pressione delle autorità sovietiche. Più di recente, nel 2016, Bob Dylan ha rifiutato di ritirare personalmente il premio, incaricando Patti Smith di farlo al suo posto. Il militare vietnamita Le Duc Tho rifiutò invece il Nobel per la pace nel 1973, che avrebbe dovuto condividere con Kissinger: ritenne infatti che i suoi sforzi non erano bastati a riportare la pace in Vietnam, e di non essere quindi degno del riconoscimento.
Aung San Suu Kyi e Liu Xiaobo non poterono ritirare il premio Nobel per la pace perché erano incarcerati al momento dell’assegnazione (Aung poté ritirarlo solo molti anni dopo). Ales’ Viktaravič Bjaljacki e Narges Mohammadi, anch’essi in carcere, hanno invece dovuto incaricare dei familiari di ritirare il premio.