Ursula von der Leyen e la Commissione Europea

Il Parlamento Europeo a Strasburgo

Ursula von der Leyen, politica tedesca e ministra della Difesa nel governo Merkel, è stata eletta presidente della Commissione Europea. Si tratta di un passo fondamentale nel cammino di rinnovamento delle istituzioni europee, iniziato con le elezioni del maggio scorso. La Federico Motta Editore ha sempre guardato con attenzione all’Europa: ne è una dimostrazione il premio Obiettivo Europa, inaugurato negli anni Ottanta.

Premio Giornalistico Federico Motta Editore "Obiettivo Europa"

Premio Giornalistico “Obiettivo Europa”

La Commissione Europea e Ursula von der Leyen

La Commissione Europea, che dal 1° novembre 2019 sarà presieduta da Ursula von der Leyen, ha sede a Bruxelles ed è composta da 28 membri, uno per ogni Paese membro dell’Unione Europea. I governi dei 28 Stati si accordano sui nomi del presidente e dei commissari, che poi devono essere approvati dal Parlamento Europeo. La Commissione agisce in maniera autonoma rispetto ai governi nazionali, e ha il compito di assicurare il rispetto dei trattati, di proporre al Consiglio le misure sullo sviluppo delle politiche comunitarie e di gestire le politiche esistenti. L’organismo è nato nel 1967, quando la CECA, la CEE e l’Euratom (ciascuna fino ad allora dotata di una propria commissione) si fusero. Il primo presidente fu il belga Jean Ray, che raggiunse importati risultati come l’unione doganale. Anche von der Leyen può però vantare un primato: è la prima donna a guidare la Commissione.

Il premio Obiettivo Europa

Inaugurato negli anni Ottanta, il premio Obiettivo Europa nasce dal Premio Giornalistico Federico Motta Editore, che aveva premiato alcuni tra i più importanti giornalisti italiani. Obiettivo Europa guardava però all’Europa e premiò alcune delle più importanti personalità della politica europea di quegli anni. Tra questi, figura anche un predecessore di von der Leyen alla guida della Commissione, il francese Jacques Delors (presidente dal 1985 al 1995). Da ricordare poi anche i premi assegnati a Simone Veil, prima donna presidente del Parlamento Europeo, e a Helmut Schmidt, cancelliere tedesco dal 1974 al 1982. Ciascun vincitore riceveva una copia della scultura Messaggio, opera di Arnaldo Pomodoro, uno dei maestri dell’arte italiana del Novecento.