I premi giornalistici (e Maurizio Costanzo)

Premio Giornalistico Federico Motta Editore "Obiettivo Europa"

Negli anni Ottanta e Novanta, Federico Motta Editore ha varato importanti iniziative editoriali e culturali. Il Premio Giornalistico Motta Editore fu tra le iniziative più prestigiose, che fu assegnato a importanti nomi del giornalismo italiano, tra cui Maurizio Costanzo, recentemente scomparso. Negli anni Novanta, l’esperienza del premio proseguì con Obiettivo Europa, un prestigioso riconoscimento, di livello internazionale, destinato a personalità che avevano favorito i progressi nella politica e nella cultura europea.

Maurizio Costanzo e il premio giornalistico Motta Editore

Maurizio Costanzo ha ricevuto direttamente dalle mani dell’allora presidente Cossiga il Premio Giornalistico di Federico Motta Editore

Il Premio Giornalistico

Gli anni Ottanta videro la nascita del Gruppo Editoriale Motta, una importante realtà nel panorama editoriale e culturale italiano. In quegli stessi anni, nacque anche il Premio Giornalistico Federico Motta Editore, con cui si consolidò l’impegno dell’azienda verso il mondo della cultura. L’evento suscitò l’interesse anche di Sandro Pertini, allora presidente della Repubblica, che in varie occasioni ricevette in Quirinale i giornalisti premiati. Una tradizione mantenuta anche dal suo successore Francesco Cossiga. Nel corso degli anni ricevettero questo premio molte firme illustri del giornalismo italiano: Carlo Bo, Enzo Biagi, Francesco Alberoni, Piero Angela e, come già ricordato, Maurizio Costanzo.

Un premio che guarda all’Europa

Negli anni Novanta, gli anni della digitalizzazione dell’Enciclopedia Motta, Federico Motta Editore continuò il suo impegno per la diffusione della cultura. Dopo il premio giornalistico, organizzato negli anni Ottanta, nacque “Obiettivo Europa“.  Si trattava di un riconoscimento che andava agli illustri personaggi che avevano fatto compiere passi importanti alla politica e alla cultura dell’Europa. Fu così assegnato all’ex presidente del Parlamento Europeo Simone Veil e all’allora presidente della Commissione Europea Jacques Delors. Tra i premiati c’era anche il socialdemocratico Helmut Schmidt, cancelliere tedesco dal 1974 al 1982. Ma un premio prestigioso doveva avere anche un simbolo prestigioso: Obiettivo Europa aveva come simbolo la scultura Messaggio, opera di Arnaldo Pomodoro, uno dei maggiori artisti italiani del Novecento.