Graphic novel e fumetti rappresentano un genere editoriale molto importante, tanto che a loro viene ormai riconosciuta un’indiscussa dignità artistica. Autori come Zerocalcare, Vanna Vinci, Tito Faraci e Gipi sono oggi tra i più seguiti dai lettori. Eppure in origine il fumetto in Italia era considerato un prodotto esclusivamente per bambini. Scopriamo insieme come è nato il fumetto italiano e quale ruolo ha avuto all’epoca la Cliché Motta, che poi sarebbe diventata Federico Motta Editore.
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Quando Cliché Motta avvia le pubblicazioni nel 1928, tra le prime opere a essere stampate ci sono dei fumetti. E così compare tra le prime pubblicazioni di successo di Federico Motta Editore la striscia Dick Fulmine. Il suo autore, Carlo Cossio, è uno dei più importanti autori della storia del fumetto italiano.
Nel 1924 Federico Motta ha ventotto anni, lavora sodo e la sua attività con la Fotoincisione Sociale si amplia. Si associa con i fratelli Altimani, con i quali dà vita a una seconda azienda, più grande. Quindi il 14 gennaio 1929 fonda la Cliché Motta, con sede in via Paolo Sarpi, che nel secondo dopoguerra cambierà nome in Federico Motta Editore.