Davide Ferrario, Umberto Eco, i libri
Torniamo sul documentario di Davide Ferrario, Umberto Eco: la biblioteca del mondo, e sul rapporto che con i libri ebbe il noto filosofo, curatore per Federico Motta Editore di opere di prestigio come Historia e La filosofia.
Davide Ferrario, Umberto Eco: la biblioteca del mondo
Il documentario di Davide Ferrario, Umberto Eco: la biblioteca del mondo, descrive quello che è considerato, da molti lettori e appassionati di libri, un luogo magico: la biblioteca personale di Umberto Eco. Qualche numero basterà a dare un’idea dell’imponenza e del valore di questa biblioteca: conteneva infatti oltre 40 mila volumi, dei quali 1.500 circa erano libri rari e antichi. Non solo un patrimonio librario e culturale enorme, ma un vero e proprio mondo a sé, attraverso cui lo spettatore viene condotto dal documentario. Ferrario infatti ha avuto accesso diretto alla biblioteca dello scrittore e filosofo. Ha così cercato di raccontare non solo il luogo e la sua ricchezza culturale, ma anche la concezione che della biblioteca aveva Eco: uno scrigno che custodisce la memoria del mondo.
Umberto Eco, Historia e La filosofia
Proprio il concetto della “memoria del mondo” è al centro anche delle opere che Umberto Eco curò per Federico Motta Editore, opere di particolare prestigio per il panorama editoriale italiano. Una è senza dubbio Historia. La grande storia della civiltà europea, imponente opera che copre tutta la storia della nostra civiltà dalle origini fino al Novecento. Si avvale del lavoro di 400 autori, selezionati tra i migliori studiosi e ricercatori italiani e fornisce un affresco completo che fa respirare le atmosfere e vivere le epoche storiche.
Un’altra grande opera, diretta da Eco e Riccardo Fedriga, è La filosofia. Si tratta di un’opera prestigiosa, che si propone di avvicinare il lettore alla storia della filosofia. I volumi ci guidano in un viaggio di duemila e seicento anni di storia della civiltà occidentale, attraverso la riflessione dei maggiori pensatori di tutti i tempi. Ma non si può capire il pensiero di un autore senza conoscerne anche il contesto storico e sociale: per questo, l’opera ricostruisce anche l’epoca storica in cui i vari autori vissero. Una vera e propria bussola per orientarsi nella plurisecolare storia del pensiero occidentale.