Se ne andava, nel febbraio 2016, Umberto Eco, le cui vita e opere hanno testimoniato il suo amore per la cultura e per i libri. Eco infatti spaziava tra diversi campi, dall’estetica alla semiotica, dalla teoria della letteratura alla linguistica e alla storia. Fin da giovane, tuttavia, aveva coltivato la passione per il Medioevo, che lo accompagnerà per tutta la vita. Per Federico Motta Editore aveva diretto una prestigiosa opera su questo importante periodo storico, così poco conosciuto dal grande pubblico eppure così importante per la storia della civiltà europea.
La COP 28 di Dubai, la 28° Conferenza delle parti delle Nazioni Unite per il cambiamento climatico, si chiuderà il prossimo 12 dicembre. C’è molta attesa per quelle che saranno le conclusioni del summit, che riunisce capi di Stato e di governo di tutto il mondo, ma anche rappresentanti delle imprese, accademici e giovani attivisti. La divulgazione scientifica ha sempre avuto un ruolo fondamentale per sensibilizzare sui cambiamenti climatici. Anche Federico Motta Editore ha dedicato alla divulgazione opere importanti, come Nel mondo degli animali e l’Enciclopedia di scienze naturali.
Si è appena concluso il Festival della Comunicazione di Camogli 2023, ideato con la collaborazione di Umberto Eco nel 2014. La “memoria” è stato il tema centrale di questa decima edizione, un tema molto caro al filosofo e scrittore, che lo affrontò anche in una sua lectio magistralis alla sede dell’ONU nel 2013.
Anche nella grande opera Historia – La grande storia della civiltà europea, la memoria ha avuto un ruolo fondamentale.
Perché il papa cambia nome al momento dell’elezione? E perché veste di bianco? Quali simboli compongono uno stemma papale? A questa e altre curiosità risponde I protagonisti della cristianità, prestigiosa opera di Federico Motta Editore, dedicata ai pontefici e ai santi della Chiesa cattolica.
Lo abbiamo visto al cinema e anche in una serie televisiva. Ora Il nome della rosa è diventato anche un fumetto. A firma di Milo Manara, uno dei più famosi autori italiani di fumetti, l’opera è una trasposizione dell’opera di Umberto Eco e si compone di due volumi, di cui il primo, appena pubblicato, si è già rivelato un successo.
Torniamo sul documentario di Davide Ferrario, Umberto Eco: la biblioteca del mondo, e sul rapporto che con i libri ebbe il noto filosofo, curatore per Federico Motta Editore di opere di prestigio come Historia e La filosofia.
Quello tra Umberto Eco e i libri è un rapporto che è durato per tutta la vita. Ne parliamo ricordando le (molte) opere che scrisse e curò (tra cui anche Historia per Federico Motta Editore).
Un documentario di Davide Ferrario racconta Umberto Eco e la sua biblioteca. Il lungometraggio, con il titolo Umberto Eco. La biblioteca del mondo, riprende una precedente installazione audiovisiva dello stesso regista e descrive il rapporto che secondo il filosofo c’era tra libri, cultura e memoria. Un tema che fu al centro anche di una lectio magistralis che Eco tenne alle Nazioni Unite. Ed è sempre questo spirito che anima una delle più prestigiose opere di Federico Motta Editore, cioè Historia. La grande storia della civiltà europea.
In questi giorni si ricorda l’anniversario della scomparsa di Umberto Eco, che in vita è stato uno dei maggiori intellettuali italiani del Novecento e dei primi anni del nuovo secolo. Per Federico Motta Editore, Eco ha curato opere di grande prestigio, come Historia – La grande storia della civiltà europea e La filosofia (con Riccardo Fedriga).
Il Quirinale, sede della presidenza della Repubblica. In oltre 70 anni di storia repubblicana, ci sono stati 12 capi di Stato, alcuni con alle spalle esperienze in ruoli apicali come presidenti della Camera dei deputati, del Senato o del Consiglio. In varie occasioni, Federico Motta Editore ha presentato al Quirinale le proprie prestigiose opere, accolte dal Presidente della Repubblica in carica. Ripercorriamo brevemente la storia del rapporto tra Motta Editore e Quirinale.