Umberto Eco tra semiotica, Medioevo e fumetto

Personaggio poliedrico, Umberto Eco si è occupato di semiotica, di estetica, di storia della filosofia, di letteratura, di teoria della comunicazione e di storia della civiltà europea. Una personalità poliedrica, capace di spaziare tra cultura alta e bassa, dalla storia del Medioevo al fumetto e oltre.

Eco e il Medioevo

Una delle grandi passioni di Eco fu il Medioevo, un’epoca ben lontana dai cliché sui tempi bui a cui siamo abituati. Nella sua introduzione al Medioevo nei volumi di Historia. La grande storia della civiltà europea, pubblicati da Federico Motta Editore, scriveva infatti:

[Il Medioevo] era sempre diverso anche da se stesso, salvo che cercava di non dirlo. La nostra epoca moderna ama mettere in scena le proprie contraddizioni, mentre il Medioevo ha sempre teso a occultarle. Tutto il pensiero medievale vuole esprimere una situazione ottimale e pretende di vedere il mondo con gli occhi di Dio, ma è difficile conciliare i trattati di teologia e le pagine dei mistici con la passione travolgente di Eloisa, le perversioni di Gilles de Rais, l’adulterio di Isotta, la ferocia di fra’ Dolcino e dei suoi persecutori, i goliardi con le loro poesie inneggianti al libero piacere dei sensi, il carnevale, la Festa dei Folli, l’allegra canea popolare che pubblicamente irride ai vescovi, ai testi sacri, alla liturgia, e ne conduce la parodia. […] È stata una civiltà in cui si è dato pubblico spettacolo di ferocia, lussuria ed empietà, e contemporaneamente si viveva secondo un rituale di pietà credendo fermamente in Dio, nei suoi premi e nei suoi castighi, perseguendo ideali morali a cui si contravveniva con candore.

Umberto Eco, la semiotica e la cultura di massa

Nei suoi studi di semiotica Umberto Eco ha spaziato in diversi campi della comunicazione, compresa la cultura di massa. In una recente intervista, lo scrittore Gianrico Carofiglio ha ricordato l’innovativo approccio di Eco nei confronti del fumetto: il dotto professore non esitava a definire «poeta» C.M. Schulz, il papà dei Peanuts. Si infrangeva così una divisione fino ad allora considerata canonica, quella che separava la cultura “alta” da quella “bassa”. Eco ha così spaziato in vari campi, studiando non solo classici del pensiero e della letteratura, ma anche personaggi televisivi, supereroi e romanzi polizieschi. Saggi che all’epoca erano all’avanguardia e che ancora oggi sono considerati dei capisaldi degli studi di comunicazione.