L’Enciclopedia di Diderot e la cultura europea del Settecento

L’Enciclopedia di Diderot e d’Alembert è una delle più importanti imprese editoriali della storia. Pubblicata tra il 1751 e il 1772, ha segnato la storia delle enciclopedie e più in generale la cultura europea del Settecento e oltre.

La novità dell’Enciclopedia di Diderot

Opere enciclopediche esistevano da secoli prima dell’Enciclopedia di Diderot, e alcune risalgono addirittura all’antichità. La prima enciclopedia organizzata per voci disposte in ordine alfabetico fu, invece, la Biblioteca universale sacro-profana (1701-1707), scritta da Vincenzo Maria Coronelli, di cui però uscirono solo i primi 7 volumi dei 45 previsti. Che cosa rende allora eccezionale l’Enciclopedia di Diderot? Da subito Diderot e d’Alembert, le due menti dietro all’Encyclopédie, avevano in mente un progetto di alto profilo culturale. Quello che nacque fu un vero e proprio monumento allo spirito dell’Illuminismo settecentesco.

L’opera era un dizionario universale e ragionato delle scienze: poiché le diverse materie dello scibile umano sono collegate tra di loro, l’enciclopedia doveva riprodurre questo concatenamento. Un lavoro così complesso e ambizioso richiedeva però il contributo di diversi autori e non potevano mancare anche le battute d’arresto, tra polemiche e censure. Alle prime difficoltà, d’Alembert si ritirò, lasciando Diderot come unico curatore. D’altra parte l’atteggiamento degli Enciclopedisti, tra i quali c’erano alcuni dei più brillanti filosofi dell’epoca, era improntato al rifiuto della tradizione e alla fiducia nella ragione. In questa prospettiva l’opera aveva anche una portata politica, perché criticava apertamente la cultura e la società dell’Antico Regime e contribuì a un rinnovamento della cultura europea.

L’eredità dell’Encyclopédie

L’Enciclopedia di Diderot è stata fondamentale nella storia delle enciclopedie e ha rappresentato un punto di riferimento per la cultura dell’epoca. Da allora sono nate altre enciclopedie che hanno avuto un ruolo centrale nella diffusione della cultura nella popolazione. La stessa Encyclopédie, d’altra parte, aveva contribuito a diffondere la cultura illuministica in diverse fasce della popolazione, mettendo in discussione i principi tradizionali dell’antico regime.

Nel Novecento altre opere prestigiose, come l’Enciclopedia Motta, hanno contribuito a diffondere sapere e hanno accompagnato la crescita culturale di milioni di persone. Perché un’enciclopedia non è solo un libro, ma è un progetto culturale di ampio respiro, che raccoglie la vastità del sapere in modo da poterla consultare tutti i giorni.