2 giugno: festa della Repubblica

Il 2 giugno si celebra la festa della Repubblica: quel giorno del 1946, infatti, quasi 25 milioni di italiani e (per la prima volta) di italiane votarono per scegliere se l’Italia doveva essere una monarchia o una repubblica. È un evento fondamentale per la storia dell’Italia unita: con quel referendum è nata la repubblica che conosciamo ancora oggi. Scopriamo di più su questa importante ricorrenza, anche attraverso le opere di Federico Motta Editore, e in particolare con i Decenni di storia contemporanea.

Perché è importante celebrare il 2 giugno, festa della Repubblica?

Nel 1945 l’Italia uscì dalla seconda guerra mondiale, che aveva posto fine a lunghi anni di dittatura fascista. Come ricordato nei Decenni di storia contemporanea di Federico Motta Editore, la situazione nel paese era drammatica, ancora segnata dalle conseguenze della guerra, dall’occupazione nazifascista e dalla lotta di Liberazione. In questo contesto sorse il tema di scegliere quale forma di governo avrebbe adottato l’Italia dopo il disastro del fascismo e del conflitto mondiale. Mantenere la monarchia o diventare una repubblica? La questione era particolarmente sentita: si voleva infatti marcare un netto distacco con la situazione politica precedente, segnata dalla mancanza di libertà.

Il referendum si tenne il 2 giugno del 1946, e per la prima volta le donne poterono votare in un’elezione nazionale. L’affluenza fu altissima: su 28.005.449 aventi diritto, andarono a votare 24.946.878 persone (pari all’89,08%) e i voti validi furono 23.437.143. Lo spoglio delle schede richiese però parecchi giorni. I primi risultati parziali arrivarono il 4 giugno, ma solo il 10 giugno la Corte di Cassazione comunicò i dati finali, che assegnavano la vittoria alla repubblica. Seguirono giorni concitati, durante i quali i monarchici chiesero e ottennero il riconteggio delle schede. Alla fine, però, l’annuncio dei risultati ufficiali fu dato il 18 giugno: 12.718.641 (il 54,27%) per la repubblica, 10.718.502 (il 45,73%) per la monarchia. L’Italia diventava quindi una repubblica.

Non solo il referendum: la nascita dell’Assemblea costituente

Il referendum del 2 giugno 1946, come abbiamo ricordato, arrivò in un momento cruciale per la storia del nostro paese e segnò la nascita della nostra repubblica: Umberto II di Savoia, chiamato “il re di maggio” perché regnò per un solo mese, lasciò il paese il 13 giugno, prima della fine del riconteggio. Il 25 giugno iniziarono poi i lavori dell’Assemblea costituente. Oltre a scegliere tra monarchia e repubblica, infatti, gli italiani e le italiane quel giorno elessero anche i membri dell’Assemblea che si sarebbe occupata di scrivere la nuova Costituzione democratica. Iniziava così il percorso che, il 1° gennaio 1948, terminò con l’entrata in vigore dell’attuale Costituzione.