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Il premio Nobel per la letteratura e l’editoria

Premio Nobel per la letteratura

Nel 2018 il premio Nobel per la letteratura non sarà assegnato: questa è la decisione dell’Accademia di Svezia, comunicata il 3 maggio. La notizia arriva dopo lo scandalo per molestie sessuali che ha coinvolto Jean-Claude Arnault, marito di Katarina Frostenson, poetessa e membro del comitato che assegna il premio. Negli anni il più importante riconoscimento per la letteratura mondiale è stato spesso accompagnato da polemiche, ma ha influenzato la storia dell’editoria, italiana e non solo. E anche Federico Motta Editore ha sempre prestato grande attenzione a questo ambito premio.

Premio Nobel per la letteratura

Il ritratto di Alfred Nobel, che compare anche sulla medaglia consegnata ai vincitori del premio

Come si assegna il premio Nobel per la letteratura?

Il premio Nobel per la letteratura esiste dal 1901. Viene assegnato dall’Accademia di Svezia, che è composta da 18 membri tra critici, accademici, scrittori e poeti svedesi. Le candidature possono arrivare da varie personalità riconosciute dall’Accademia, come letterati o vincitori delle precedenti edizioni. Una volta raccolte, i 18 membri del comitato si riuniscono per vagliare le proposte, purché siano arrivate prima del 31 gennaio. In aprile viene quindi stilato un elenco di quindici o venti possibili vincitori; la rosa, a maggio, verrà ulteriormente ridotta a quattro o cinque nomi. Di questi autori vengono lette tutte le opere: il Nobel è infatti un premio alla carriera, non a una singola opera. Dopo discussioni e confronti, i membri, ai primi di ottobre, passano alla votazione. Per vincere il premio bisogna ottenere più della metà dei voti.

Vincitori italiani del Nobel

Poche letterature possono vantare una tradizione prestigiosa come la letteratura italiana. Il nostro è infatti uno dei Paesi che può vantare il maggior numero di vincitori del premio Nobel per la letteratura. Il riconoscimento è andato a sei scrittori italiani: Giosuè Carducci (1906), Grazia Deledda (1926), Luigi Pirandello (1934), Salvatore Quasimodo (1959), Eugenio Montale (1975) e Dario Fo (1997). Tutti protagonisti della nostra storia letteraria del Novecento, un secolo a cui sono dedicati sei dei dodici volumi della Storia generale della letteratura italiana a cura di Pedullà e Borsellino, pubblicata da Federico Motta Editore.

Premio Nobel e editoria italiana

Anche i vincitori stranieri del premio Nobel per la letteratura hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo dell’editoria e della cultura italiana del Novecento. Dagli anni Venti e Trenta l’editoria italiana si è infatti aperta massicciamente alle traduzioni di autori stranieri, tra cui premi Nobel come Thomas Mann. Nel dopoguerra ci fu poi la scoperta degli autori statunitensi: vincitori del Nobel come Faulkner e Hemingway influenzarono i gusti dei lettori e degli scrittori del neorealismo. Da ricordare è infine il caso del Dottor Zivago di Pasternak: censurato in URSS, nel 1957 fu pubblicato in anteprima in Italia. Il successo fu planetario e il libro fu tradotto in diverse lingue. Il romanzo contribuì ad attirare l’attenzione sul suo autore, a cui nel 1958 fu assegnato il Nobel per la letteratura.