L’Italia e il patrimonio dell’umanità da scoprire

patrimonio dell'umanità

Le colline del prosecco di Conegliano Veneto e Valdobbiadene sono state dichiarate dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Per il nostro Paese è il 55° sito censito, un primato che condividiamo con la Cina. Quello del patrimonio culturale e naturalistico mondiale è un tema importantissimo, affrontato anche nei Decenni e negli Annuari di Federico Motta Editore.

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L’Etna è tutelato dall’UNESCO dal 2013

Lo scopo del patrimonio dell’umanità

La lista dei patrimoni dell’umanità fu istituita dall’UNESCO nel 1972 con la Convenzione sulla Protezione del Patrimonio mondiale, culturale e naturale. Lo scopo della lista è quello di individuare i siti di interesse storico, naturalistico o culturale, così da proteggerli e mantenerli inalterati anche per le prossime generazioni.

La Convenzione distingue inoltre tra “patrimonio culturale” e “patrimonio naturale”. Con patrimonio culturale si intende un edificio o un sito di particolare importanza archeologica o artistica, mentre la dicitura patrimonio naturale si riferisce a caratteristiche fisiche o biologiche giudicate di valore universale. Attualmente, l’UNESCO tutela 1113 siti, di cui 861 beni culturali, 213 naturali e 39 misti.

Il patrimonio UNESCO in Italia

l’Italia è il Paese, insieme alla Cina, che vanta il maggior numero di siti tutelati dal patrimonio dell’umanità: sono ben 55, e comprendono sia luoghi d’arte che paesaggi naturalistici. I primi a essere inseriti nella lista sono stati i dipinti rupestri della Val Camonica, nel 1979. Da allora se ne sono aggiunti altri 54. L’elenco è lungo e comprende anche territori transfrontalieri, cioè condivisi con altri paesi, come le proprietà extraterritoriali della Santa Sede, la ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina, il Monte San Giorgio, le opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo.

Tra i beni culturali più famosi ci sono il Cenacolo di Leonardo da Vinci, la basilica di San Francesco ad Assisi e i centri storici di Siena, Napoli, Pienza, Parma e Urbino. Celebri sono anche molti dei siti di interesse naturalistico, come l’Etna, le Dolomiti e il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano.