Enciclopedia Motta: il valore della cultura

Umberto Eco: una biblioteca

Qual è l’importanza della cultura nella società? È una domanda importante, soprattutto in tempi come quelli attuali, in cui l’abbondanza di informazioni è tale che fatichiamo a distinguere tra notizie vere e fake news. Cultura è infatti capacità di selezionare, di saper riconoscere ciò che è vero e ciò che è falso. Questo era anche uno degli obiettivi dell’Enciclopedia Motta: il valore della divulgazione culturale consiste proprio nel riuscire ad arrivare alla maggior parte della popolazione, attraverso tutti i canali, dalla carta alla televisione.

Enciclopedia Motta: il valore della cultura nelle case degli italiani

L’Enciclopedia Motta nasce negli anni Cinquanta e da subito si fa conoscere come un’opera accurata che gli italiani imparano ad apprezzare in 20 anni. I volumi dell’Enciclopedia esibiscono una vastissima iconografia, che comprende disegni e documenti fotografici. Un ciclo produttivo di alta qualità garantisce inoltre che ogni copia abbia un’altissima resa grafica. Sempre negli anni Settanta prende vita un altro progetto editoriale che completa e arricchisce l’offerta dell’Enciclopedia Motta. Nascono i nuovi volumi tematici dedicati a Medicina, Psicologia, Botanica, Zoologia e Geologia. Opere estremamente curate che consentivano di approfondire gli argomenti scientifici, uno strumento utile per lo studio ma anche per accrescere la propria cultura personale.

Dall’enciclopedia alla televisione

Dalla carta alla televisione il passo è più breve di quello che si potrebbe pensare. Ormai da decenni la divulgazione scientifica in televisione, che ha affiancato il lavoro fatto da editori come per esempio la Federico Motta Editore. I primi programmi di divulgazione scientifica della televisione italiana risalgono agli anni Cinquanta. Tra i pionieri ci fu Angelo Lombardi, l’«amico degli animali», che fu anche testimonial dell’Enciclopedia di Scienze naturali pubblicata da Federico Motta Editore. In Italia il divulgatore scientifico per antonomasia è Piero Angela, che in quasi cinquant’anni di carriera ha condotto storici programmi come Il futuro dello spazio, Nel cosmo alla ricerca della vita, ma soprattutto Quark e SuperQuark.