Motta Editore e lo Zecchino d’Oro
Nella storia della Federico Motta Editore, un momento importante è stata la collaborazione con l’Antoniano di Bologna per l’organizzazione dello Zecchino d’Oro. A partire dagli anni Sessanta, la Motta Editore ha sponsorizzato varie edizioni della più importante manifestazione canora per bambini in Italia.
La nascita dello Zecchino d’Oro
Facciamo prima un passo indietro al 1959, anno in cui nasce, al Salone del Bambino di Milano, lo Zecchino d’Oro. Gli organizzatori scelsero questo nome prendendolo dal Pinocchio di Carlo Collodi. L’episodio è quello in cui il gatto e la volpe convincono il burattino a seppellire i suoi zecchini d’oro nel campo dei miracoli, con la promessa che ne sarebbe nato un albero di zecchini. Nella notte però, i due malandrini dissotterrano le monete e le rubano. Gli organizzatori immaginarono che dalla terra annaffiata da Pinocchio spuntasse una moneta magica: uno zecchino speciale, che veniva consegnato al bambino vincitore della manifestazione. La prima edizione si tenne al Salone del Bambino, dal 24 al 26 settembre 1959. Per la prima volta si vide Cino Tortorella nei panni del mago Zurlì, e lo spettacolo fu trasmesso in televisione. La canzone vincitrice fu Quartetto, cantata da Giusi Guercilena.
Lo spostamento all’Antoniano
Nel 1961 lo Zecchino d’Oro trova la sua casa definitiva: l’Antoniano di Bologna. Si tratta di un ente benefico creato e diretto dai frati francescani di Bologna con lo scopo di aiutare i poveri, favorire la cultura cristiana e sostenere tutte le iniziative pedagogiche e formative per la gioventù e l’infanzia. L’Antoniano si assunse l’organizzazione di tutte le successive edizioni dello Zecchino d’Oro. Il pittore Lorenzo Ceregato fu incaricato di realizzare il logo della manifestazione, che viene tuttora utilizzato. Iniziarono inoltre le registrazioni discografiche delle canzoni in gara.
La collaborazione con Motta Editore
Negli anni Sessanta cominciò anche la collaborazione tra padre Berardo Rossi, per tanti anni direttore dell’Antoniano, e la Federico Motta Editore. Da sempre Motta Editore è sensibile ai temi della cultura e dell’educazione dell’infanzia. L’azienda ha sponsorizzato due delle principali manifestazioni organizzate dall’Antoniano: la Biennale di Arte Sacra Contemporanea e, appunto, lo Zecchino d’Oro.
Il “referendum”
Nel corso della nona edizione, nel 1967, viene lanciato un “referendum popolare” sullo Zecchino d’Oro. Gli ascoltatori potevano scrivere all’Antoniano il loro parere su quale fosse la canzone più bella tra quelle in gara. L’Antoniano era stato invaso di lettere, confermando la popolarità della manifestazione. Per l’occasione Anselmo e Virginio Motta, titolari della Federico Motta Editore, pubblicarono un volume dedicato alle prime dieci edizioni dello Zecchino, stampato in migliaia di copie. Tra i partecipanti al concorso ne vennero quindi sorteggiati alcuni, che ricevettero in omaggio il libro.