Mike Bongiorno e la storia della tv in Italia
Dieci anni fa se ne andava Mike Bongiorno, considerato uno dei fondatori della televisione italiana. Insieme a grandi come Raimondo Vianello, Corrado, Angelo Lombardi (anche testimonial di Federico Motta Editore) e tanti altri, Mike contribuì al successo della televisione in Italia, rimanendo nella memoria di milioni di telespettatori.
Origini televisione in Italia
Mike Bongiorno è ricordato come uno dei padri della televisione italiana. Ma quando nacque la tv in Italia? Le prime trasmissioni sperimentali iniziarono nel 1939 presso l’EIAR, l’Ente Italiano Audizioni Radiofoniche, controllato dal Ministero della Propaganda del regime fascista. Le sperimentazioni, interrotte dalla seconda guerra mondiale, ripresero nel dopoguerra. Nel 1952 nacque la RAI (Radio Audizioni Italiane), che nel 1954 lanciò il Programma Nazionale, l’antenato dell’attuale Rai 1. La seconda emittente nazionale, il Secondo Programma, nacque nel 1966, mentre negli anni Settanta la tv di Stato fu affiancata da altri operatori privati. Tra i programmi più famosi della tv italiana degli anni Cinquanta vanno citati L’amico degli animali, con Angelo Lombardi, Carosello e Arrivi e partenze.
Mike Bongiorno, la carriera
Mike Bongiorno, il cui vero nome era Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, nacque a New York il 26 maggio 1924 da genitori italoamericani. Inizialmente lavorò come giornalista negli Stati Uniti, dove iniziò anche a lavorare per la televisione. Nel 1952 giunse in Italia, come inviato di WOV, un’emittente italoamericana con sede a New York. Sempre negli anni Cinquanta iniziò a lavorare con la televisione italiana. Nel 1954 era alla conduzione di Arrivi e partenze, il primo programma in assoluto della RAI, mentre nel 1955 presentò Lascia o raddoppia?, il telequiz italiano. Negli anni successivi Mike divenne il “re del telequiz”, riconosciuto e amato dal pubblico italiano. Poi, nel 1977, la svolta verso la tv commerciale: Mike Bongiorno accettò la proposta di Berlusconi di passare alla neonata Canale 5, dove condusse altri quiz, tra cui la Ruota della fortuna. Ancora oggi Mike è un simbolo della tv italiana.