Raffaello e le grandi mostre d’arte
È stata momentaneamente sospesa, in attesa che finisca l’emergenza Covid-19, la mostra dedicata a Raffaello alle Scuderie del Quirinale, organizzata in occasione dei 500 anni dalla morte del grande artista. Le mostre d’arte sono un’occasione per far conoscere al pubblico un autore, magari riunendo in un unico spazio opere che sono sparsi in diversi musei. Ma sono anche un utile modo per far conoscere le opere di artisti contemporanei, così come fece Federico Motta Editore in qualità di organizzatore di mostre.
Raffaello alle Scuderie del Quirinale
Il 2020 è un anno speciale: cadono infatti i 500 anni dalla morte di Raffaello, uno dei massimi pittori italiani ed europei di tutti i tempi. Per celebrarla il Ministero dei Beni culturali ha promosso una mostra dedicata a Raffaello alle Scuderie del Quirinale, a Roma. Inaugurata il 5 marzo, è stata sospesa pochi giorni dopo a causa dell’emergenza per il nuovo coronavirus. L’esposizione, realizzata dalle Scuderie del Quirinale insieme alle Gallerie degli Uffizi, è a cura da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro. Ospita oltre duecento opere, provenienti da collezioni private e musei di tutto il mondo. Purtroppo l’emergenza ne ha imposto la sospensione. Questo però non vuol dire che non la si possa visitare: gli organizzatori hanno infatti predisposto una visita virtuale, nell’attesa di poter riaprire i battenti.
Federico Motta Editore e le grandi mostre
Nel primo decennio del nuovo millennio Federico Motta Editore si impegnò, tra le altre attività, nell’organizzazione di mostre. Molto importante è stata per esempio la mostra “Acqua”, dedicata all’opera di Mike Goldwater, uno dei più interessanti fotografi contemporanei. Nelle sue opere la protagonista indiscussa è l’acqua, portatrice di vita ma anche di distruzione. Attraverso il suo obiettivo, Goldwater ha osservato e immortalato la varia umanità che ruota attorno all’universo dell’acqua. E, grazie al lavoro di Motta Editore, le opinioni e il punto di vista di uno dei maggiori fotografi contemporanei sono accessibili anche attraverso il catalogo. Questo, pubblicato sempre da Federico Motta Editore, aveva un’introduzione scritta da Enzo Biagi.
«Benché durante la mia carriera io abbia incontrato numerose celebrità, nessuna di esse ha esercitato su di me un fascino sconfinato e duraturo come Marilyn». Nel 1961 il fotografo Douglas Kirkland fu inviato dalla rivista «Look Magazine» a realizzare un reportage fotografico su Marilyn Monroe. La diva stava attraversando forse il momento più drammatico della sua esistenza. Le foto di Kirkland sono tra le più affascinanti dell’attrice statunitense, e testimoniano il suo lato più umano e fragile. La mostra e il suo catalogo rappresentano un emozionante ricordo di quei giorni e del rapporto instauratosi tra Marylin e il fotografo.