Il premio Nobel per la letteratura
L’attenzione dei media in questi giorni è per i premi Nobel, e in particolare per quello per la letteratura: dopo la pausa dell’anno scorso, dovuta ad alcuni scandali, quest’anno il riconoscimento andrà a due autori o autrici. Istituito nel 1901, il premio ha avuto una grande influenza sulla cultura e l’editoria del Novecento. Ne parliamo riprendendo anche qualche curiosità dalle opere di Federico Motta Editore.
Editoria e premio Nobel
Il premio Nobel ha premiato la carriera di importanti scrittori del Novecento, come Thomas Mann, Herman Hesse, Ernest Hemingway, Gabriel García Márquez e molti altri. Ha saputo però anche portare all’attenzione del grande pubblico autori prima di allora poco conosciuti. Un esempio è il caso di William Golding, scrittore e insegnante, autore del romanzo Il signore delle mosche, in cui riflette sulla natura umana a partire dalla storia di un gruppo di ragazzi dispersi su un’isola deserta. Un caso a sé è quello del Dottor Živago di Boris Pasternak: il romanzo dello scrittore russo, censurato in patria, fu pubblicato in Italia da Feltrinelli nel 1957. In questo modo migliaia di lettori poterono leggere l’opera, che valse al suo autore il Nobel nel 1958. Pasternak, però, non poté mai uscire dall’Unione Sovietica per ritirare il premio.
I Nobel per la letteratura italiani
Il nostro Paese può vantare una delle letterature più prestigiose d’Europa, con oltre sette secoli di storia. Dalla sua creazione, il premio Nobel è stato assegnato a sei scrittori italiani: Giosuè Carducci (1906), Grazia Deledda (1926), Luigi Pirandello (1934), Salvatore Quasimodo (1959), Eugenio Montale (1975) e Dario Fo (1997). Molti altri autori, però, ricevettero delle candidature senza mai ottenere il premio. Da regolamento le candidature per il Nobel rimangono segrete per cinquant’anni, trascorsi i quali vengono pubblicati su un apposito archivio online. Scopriamo così che tra i candidati figurano i nomi di scrittori italiani come Fogazzaro, Croce, Ungaretti, Gadda, Moravia, Baccheli e Carlo Levi.