La settimana dei premi Nobel 2021
Dal 4 all’11 ottobre saranno conferiti i premi Nobel 2021. Anche quest’anno il prestigioso riconoscimento andrà a chi si è distinto nei campi della medicina, della fisica, della chimica, della letteratura, della promozione della pace e dell’economia. Il valore di questo premio è indiscusso, e infatti trova ampio spazio nell’Enciclopedia e nelle altre opere di Motta Editore. Conosciamo meglio la storia del premio e in particolare l’impatto che ha avuto sull’editoria il riconoscimento alla letteratura.
Come è nato il premio Nobel?
Il premio Nobel ha un altissimo valore che viene ricordato anche dall’Enciclopedia di Motta Editore. Ma come è nato? Tutto cominciò quando Alfred Nobel, un chimico, nel 1866 scoprì che dalla nitroglicerina era possibile ottenere una pasta esplosiva: la dinamite. Grazie a questa scoperta, Nobel fece fortuna e diventò molto ricco. Tuttavia, il fatto che la dinamite non fosse usata solo per usi civili (per esempio nelle miniere e nelle demolizioni) ma anche come arma di guerra lo fece riflettere. Nel 1899, un anno prima di morire, Nobel decise quindi di devolvere tutta la sua fortuna per premiare chi si è adoperato per il bene e il progresso dell’umanità. In un certo senso, con il suo testamento Nobel si proponeva di ripagare la società dei danni provocati dalle sue scoperte. Da allora, il premio per la medicina, la fisica, la chimica e la letteratura vengono assegnati dall’Accademia di Svezia. Il parlamento norvegese invece vota il vincitore del Nobel per la pace. Solo nel 1969 nacque il premio della Banca di Svezia per le scienze economiche in memoria di Alfred Nobel.
Editoria e premio Nobel
Il premio Nobel ha premiato la carriera di importanti scrittori del Novecento, come Thomas Mann, Herman Hesse, Ernest Hemingway, Gabriel García Márquez e molti altri. Ha saputo però anche portare all’attenzione del grande pubblico autori prima di allora poco conosciuti. Un esempio è il caso di William Golding, scrittore e insegnante, autore del romanzo Il signore delle mosche, in cui riflette sulla natura umana a partire dalla storia di un gruppo di ragazzi dispersi su un’isola deserta. Un caso a sé è quello del Dottor Živago di Boris Pasternak: il romanzo dello scrittore russo, censurato in patria, uscì in Italia per i tipi di Feltrinelli nel 1957. In questo modo migliaia di lettori poterono leggere l’opera, che valse al suo autore il Nobel nel 1958. Pasternak, però, non poté mai uscire dall’Unione Sovietica per ritirare il premio.