Umberto Eco, i libri e la cultura

Quello tra Umberto Eco e i libri è un rapporto che è durato per tutta la vita. Ne parliamo ricordando le (molte) opere che scrisse e curò (tra cui anche Historia per Federico Motta Editore).

filosofia

La filosofia di Federico Motta Editore, a cura di Umberto e Eco e Riccardo Fedriga

Eco e la passione per i libri

Si può dire che i libri abbiano segnato la vita intellettuale di Umberto Eco: non solo fu un prolifico autore, ma anche un appassionato bibliofilo. Qualche numero basterà per farsene un’idea: la sua biblioteca privata comprendeva oltre 40 mila volumi, dei quali 1.500 circa erano libri rari e antichi. Ma i libri sono al centro anche del suo romanzo più famoso, Il nome della rosa, nel quale tutta la trama ruota attorno a una biblioteca labirintica e a un’opera in particolare, il fantomatico secondo libro della Poetica di Aristotele, dedicato alla commedia. E non poteva essere diversamente, visto che l’autore ha trascorso la propria vita tra i libri: un tesoro prezioso da tutelare, fonte inesauribile di cultura.

I libri di Umberto Eco

Nella sua lunga carriera di intellettuale, Umberto Eco ha scritto decine di libri. I più amati e conosciuti sono probabilmente i romanzi, a cominciare da Il nome della della rosa (1980), a cui sono seguiti Il pendolo di Foucault (1988), L’isola del giorno prima (1994), Baudolino (2000), La misteriosa fiamma della regina Loana (2004), Il cimitero di Praga (2010) e Numero zero (2015). Alcuni dei suoi saggi sono diventati punti di riferimento per gli studiosi, come Opera aperta (1962), Apocalittici e integrati (1964), La struttura assente (1968), Lector in fabula (1979), Kant e l’ornitorinco (1997) o Dire quasi la stessa cosa (2003).

Ma non possiamo ovviamente dimenticare i suoi molti studi sul Medioevo, periodo a cui si dedicò fin dalla tesi di laurea, poi pubblicata con il titolo Il problema estetico in Tommaso d’Aquino (1970). Particolarmente prestigioso è il Medioevo, pubblicato da Federico Motta Editore, frutto del lavoro di alcuni tra i più importanti medievisti, sotto la direzione di Eco. Fu sempre lui, inoltre, a dirigere, sempre per Motta Editore, Historia. La grande storia della civiltà europea e La filosofia.