Qual è l’invenzione che ha più inciso sul nostro presente? Per molti probabilmente la risposta è: Internet. La Rete ha in effetti trasformato le nostre vite, il nostro modo di lavorare (si pensi allo smart working) e il nostro modo di diffondere la cultura. Il valore e l’importanza culturale dell’Enciclopedia Motta è stata certificata dalla sua storia, sempre orientata all’innovazione e con un occhio alle nuove tecnologie. Ma ripercorriamo insieme come internet si sia diffuso e abbia modificato per sempre il mondo in cui viviamo.
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Da quando è stato inventato, internet è diventato sempre più importante nella vita di tutti i giorni. Questo è stato presto capito da Motta Editore e il valore del web per la cultura è stato riconosciuto da importanti iniziative. Con il nuovo millennio, infatti, l’Enciclopedia Motta è la prima enciclopedia in Italia a sbarcare sulla Rete. Negli anni Duemila il web prende piede sempre più rapidamente, e in alcune scuole si fanno esperimenti di didattica multimediale.
Smart working è una delle parole più usate di questo periodo. Con la chiusura forzata, molte aziende hanno dovuto far lavorare da casa i loro dipendenti. Questo è delle tante possibilità offerte dai nuovi media. Internet e il web hanno trasformato la nostra vita, e non sono cambiati solo il lavoro con lo smart working: anche la didattica è diventata a distanza, così come la modalità di accedere alla cultura. Una trasformazione in cui anche Federico Motta Editore ha avuto un ruolo importante: l’Enciclopedia Motta è stata infatti la prima enciclopedia on line in Italia.
La riforma del copyright nell’Unione Europea nelle ultime settimane ha scatenato reazioni contrastanti. Lo scopo è armonizzare le normative dei diversi paesi membri, costringendo inoltre le piattaforme web che riprendono contenuti altrui a pagare un corrispettivo agli editori. Secondo i sostenitori la nuova normativa darà maggiori garanzie a chi produce contenuti. Secondo gli oppositori, invece, i vincoli previsti limiteranno la libertà di internet. Storicamente il diritto d’autore ha consentito ad autori e editori, come Federico Motta Editore, di offrire contenuti di qualità. Ma come è nato e come si è evoluto il concetto di diritto d’autore?
Chrome spegne dieci candeline. In un decennio il browser targato Google è diventato il più utilizzato della rete, scalzando avversari come Mozilla Firefox e Internet Explorer. Il web è molto cambiato da quando, nel 1991, Tim Berners-Lee inventò il primo browser. Si era agli albori di internet, ma la rete globale prospettava già grandi cose, in particolare per la nascente editoria digitale, di cui Federico Motta Editore è stato uno dei pionieri.
Cambridge Analytica: il nome di questa agenzia di marketing in questi giorni sono sulla bocca di tutti gli internauti. L’accusa è di avere utilizzato per fini commerciali, senza autorizzazioni, dati personali di 50 milioni di utenti Facebook. La società di Mark Zuckerberg finisce così al centro delle polemiche, e qualcuno è arrivato a prevederne la fine. Eppure, come fanno notare molti osservatori, i social network hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare e per milioni di persone sono la porta principale di accesso alla rete. È stato un percorso lungo, iniziato negli anni Novanta, con cui internet ha cambiato le nostre vite. E anche l’editoria ha dovuto fare i conti con questo nuovo mondo interconnesso, un campo in cui Federico Motta Editore è stato pioniere.
Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila Gerry Scotti è testimonial delle opere multimediali di Federico Motta Editore. Striscia la Notizia, Passaparola, Chi vuol essere milionario?, La Corrida sono solo alcune delle trasmissioni di successo a cui ha partecipato e che lo hanno reso uno dei volti più amati della tv. Ripercorriamo brevemente la sua carriera, dagli esordi in radio ai telequiz.