Tutti hanno avuto tra le mani un libro, ma quanti si sono chiesti come si realizzano? E come avviene la rilegatura? Per secoli è stata un’arte portata avanti da validi artigiani. Sotto mani sapienti come quelle dei tipografi di Federico Motta Editore una striscia di tela, una copertura in pelle e un plico di fogli di carta diventavano un piccolo gioiello dell’arte libraria. Quella della legatoria è una vera e propria arte, di cui oggi scopriremo la storia.
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Come è fatto il corpo umano? Come funzionano le macchine industriali? E come agisce invece un vaccino? Queste sono alcune delle domande che si pongono i più curiosi quando si avvicinano alla scienza. Per aiutare questi giovani esploratori, negli anni Settanta Federico Motta Editore ha lanciato una delle sue opere più importanti: le Tavole Transvision. Si tratta di eccezionali strumenti di conoscenza, che hanno arricchito la già variegata offerta dell’azienda.
In questa fase di chiusura forzata dovuta al nuovo coronavirus, molti hanno riscoperto il piacere della lettura, anche se purtroppo il settore dell’editoria sta conoscendo difficoltà. Forse non ci pensiamo quando ne prendiamo in mano uno, ma il libro è un oggetto molto antico, frutto di un’evoluzione lunga millenni. La storia del libro è lunga, fatta di innovazioni, rivoluzioni e di persone appassionate che, come Federico Motta, hanno dedicato le loro energie a questo “oggetto” molto speciale…
Il 25 aprile è l’anniversario della liberazione d’Italia. In quella primavera del 1945 il paese usciva da una fase molto travagliata della sua storia, segnata da una dittatura, dalla guerra e dall’occupazione nazi-fascista. Gli anni del conflitto furono molto duri anche per l’editoria italiana, soprattutto a causa del costo della carta, sempre più scarsa. Nei primi anni del dopoguerra l’editoria aprirà una nuova fase nella sua storia, fatta di innovazione ma anche di ampliamento del pubblico. Una storia a cui anche Federico Motta Editore ha dato il suo contributo.
La casa editrice non si limita alle enciclopedie e alle opere di consultazione. Dalla sua lunga esperienza nel settore della tipografia nascono preziosi libri d’arte, di architettura e di fotografia. E grazie al lavoro di Federico Motta Editore le opinioni e le lezioni di illustri studiosi, che collaborano con la casa editrice, possono arrivare nella case delle famiglie italiane attraverso eleganti volumi di fine qualità.
Per la casa editrice gli anni Settanta sono un periodo di crescita, in cui vedono la luce opere di grande valore che saranno premiate dal successo commerciale. Proprio in questo decennio, dopo un lungo e attento lavoro Motta Editore lancia le Tavole Transvision. Si tratta di eccezionali strumenti di conoscenza, che arricchiranno la già variegata offerta dell’azienda.
Un’enciclopedia, per essere valida, richiede aggiornamenti costanti e apparati iconografici di qualità. A conferire all’Enciclopedia Federico Motta Editore valore sono la ricchezza delle voci, la competenza di autori e curatori, il ruolo e la qualità dell’illustrazione. Un impegno che la casa editrice porta avanti con vigore. Negli anni Settanta vedono inoltre la luce nuovi strumenti come le Tavole Transvision e nuove enciclopedie legate a vari ambiti scientifici.
Per Federico Motta, per la Cliché Motta e per le persone che vi lavorano, la Seconda Guerra Mondiale segna una nuova battuta d’arresto, dopo quella della Grande Guerra. Sono anni durissimi ma nel dopoguerra, con il ritorno della pace e il desiderio di ricostruzione, le attività della piccola tipografia riprendono con rinnovato entusiasmo e, con il nuovo nome di Federico Motta Editore, si amplieranno sempre di più.
Nel 1924 Federico Motta ha ventotto anni, lavora sodo e la sua attività con la Fotoincisione Sociale si amplia. Si associa con i fratelli Altimani, con i quali dà vita a una seconda azienda, più grande. Quindi il 14 gennaio 1929 fonda la Cliché Motta, con sede in via Paolo Sarpi, che nel secondo dopoguerra cambierà nome in Federico Motta Editore.
La storia della Federico Motta Editore inizia nei primi decenni del Novecento e affonda le sue radici nella passione per la stampa del suo fondatore.
Federico Motta nasce a Milano il 4 febbraio 1896, primo di quattro fratelli, in una famiglia di artigiani che abita in via Bramante, un quartiere popolare che allora confinava con la campagna. Qui Federico trascorre la sua infanzia: è un ragazzino vivace e un po’ ribelle, ma anche molto sveglio e curioso.