Walter Pedullà, maestro del Novecento
Nel 1999 la Federico Motta Editore, grazie al lavoro congiunto di Walter Pedullà e Nino Borsellino, ha offerto ai suoi lettori un’opera di grande prestigio: la Storia generale della letteratura italiana. Conosciamo il curriculum di uno dei due curatori, Walter Pedullà, importante studioso di storia della letteratura italiana.
Critico letterario, intellettuale, giornalista
Nato il 17 gennaio 1930 a Siderno, in provincia di Reggio Calabria, Walter Pedullà ha studiato all’università di Messina. Qui è stato allievo dello scrittore e critico letterario Giacomo Debenedetti, e si è laureato con una tesi su Gramsci. Ha poi insegnato storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all’università di Roma “La Sapienza” dal 1958 al 2005. Oltre che accademico, Pedullà è anche giornalista professionista. Dal 1961 è stato critico letterario per l’«Avanti!», quindi dal 2000 dirige le riviste culturali «L’Illuminista» e «Il caffè illustrato». È stato inoltre membro del Consiglio di amministrazione (1977-1992) e poi presidente della RAI (1992-1993). Nel 2011 ha pubblicato la sua biografia culturale, intitolata Giro di vita.
Un maestro del Novecento
Nei suoi studi Pedullà si è concentrato soprattutto sulla letteratura del Novecento. Ha dedicato scritti ai maggiori narratori del secolo scorso, tra cui Italo Svevo e Carlo Emilio Gadda. Tra i suoi saggi più recenti c’è Racconta il Novecento. Modelli e storie della narrativa italiana del XX secolo, in cui ripercorre le tappe dei diversi modelli narrativi da D’Annunzio ai postmoderni. Si è inoltre occupato di avanguardie letterarie, e in particolare del futurismo e del surrealismo di Alberto Savinio.
La Storia generale della letteratura italiana
Federico Motta Editore, grazie al lavoro di Pedullà e Borsellino, pubblica la Storia generale della letteratura italiana in 12 volumi. Le vicende letterarie del nostro Paese vengono analizzate e approfondite attraverso vari saggi monografici, frutto del lavoro di 109 specialisti di diverse discipline. È inoltre il 1999 e i due curatori colgono l’occasione del cambio di millennio per dare uno sguardo d’insieme al multiforme panorama della letteratura italiana. La novità dell’opera è proprio l’ampio spazio che viene dedicato al Novecento: 6 volumi su 12 sono infatti riservati al secolo scorso. Un’attenzione per la contemporaneità che fornisce ai lettori gli strumenti indispensabili per comprendere i fermenti culturali del nuovo millennio.