Arnaldo Pomodoro e la scultura Messaggio
Arnaldo Pomodoro è l’autore di Messaggio, la scultura che è stata il simbolo del Premio “Obiettivo Europa” promosso da Federico Motta Editore. Il colloquio muto che si instaura tra l’osservatore e l’opera, tra uomo e materia, è un tema che attraversa tutte le opere di Pomodoro, uno dei più grandi scultori italiani.
La formazione
Arnaldo Pomodoro ha iniziato la sua carriera come maestro orefice. Nato a Morciano di Romagna, in provincia di Rimini, il 23 giugno 1926, ha conseguito un diploma di geometra a Rimini e ha lavorato per il genio civile di Pesaro. Nella città marchigiana ha frequentato l’Istituto d’arte tra il 1949 e il 1952. Nel 1953 ha lasciato il genio civile e, con la liquidazione ricevuta, ha fondato insieme al fratello Giò uno studio a Milano.
Oreficeria e scultura
Negli anni Cinquanta Giò e Arnaldo sono apprezzati orefici. I loro monili ricchi di fantasiosa inventiva attirano l’attenzione di importanti personalità del mondo dell’arte, e i due fratelli sono invitati alla Biennale di Venezia del 1956. In questi anni conoscono artisti come Lucio Fontana, Enrico Baj, Alberto Burri e il musicista Igor Stravinskij. Successivamente Arnaldo si è dedicato esclusivamente alla scultura. È stato uno degli animatori del gruppo Continuità, oltre che uno dei principali esponenti dell’informale italiano. Nel 1995 ha dato vita alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, un centro culturale per lo studio dei temi dell’avanguardia artistica.
Un maestro dell’informale
Le sculture di Arnaldo Pomodoro sono state collocate in varie città del mondo. A Milano si può ammirare il Disco in piazza Meda, mentre a New York si trova la Sfera grande e a Dublino, davanti al Trinity College, c’è la Sfera con sfera. Agli anni Novanta risale Messaggio, realizzato per il Premio giornalistico “Obiettivo Europa” di Federico Motta Editore. Il colloquio tra uomo e materia è alla base della sua arte. La sua è infatti una scultura monumentale che si basa su solidi geometrici. Sono forme scavate all’interno, così da ottenere effetti di luce che evidenziano il rapporto tra le diverse parti dell’opera. Opere d’arte astratta che esprimono un’intima partecipazione allo sviluppo della tecnologia moderna.