Federico Motta Editore e l’editoria d’arte
Il 2 marzo 2018 la cultura italiana ha perso uno dei suoi grandi protagonisti: a 107 anni se ne è andato nella sua casa di Milano Gillo Dorfles. Laureato in medicina, è stato fino all’ultimo critico d’arte, pittore e filosofo di grande lucidità. Ricordando la sua figura di intellettuale, ripercorriamo la storia dell’arte italiana del secondo dopoguerra. Vedremo anche il ruolo avuto da Federico Motta Editore nel diffondere la conoscenza dell’arte, sia attraverso libri e cataloghi, sia con l’organizzazione di mostre.
Gillo Dorfles, l’avanguardia e il kitsch
Nato nel 1910, Gillo Dorfles nella sua vita è stato uno spettatore privilegiato del dibattito artistico in Italia. Un dibattito a cui ha partecipato da vero e proprio protagonista. Con i suoi studi ha contribuito allo sviluppo dell’estetica del secondo dopoguerra. Celebri i suoi saggi sull’architettura, sull’estetica industriale e sulle tendenze neobarocche nell’arte italiana contemporanea. Verrà inoltre ricordato per essere stato tra i primi a studiare il concetto di kitsch. Gillo Dorfles è stato però anche pittore, autore in gioventù di opere orientate al misticismo e influenzate dall’arte mitteleuropea degli anni Trenta.
La rinascita dell’arte
L’arte italiana del secondo dopoguerra è stata attraversata da grandi fermenti: i giovani artisti degli anni Quaranta e Cinquanta volevano infatti prendere le distanze dai rigidi dettami della dittatura fascista. Fondamentale è il Manifesto Blanco di Lucio Fontana del 1946 che, redatto a Buenos Aires e diffuso in Italia negli anni successivi, porterà alla nascita dello spazialismo. Nei decenni successivi l’influenza dell’arte internazionale ha portato alla diffusione dell’astrattismo, dell’informale e del postmodernismo. Correnti a cui Gillo Dorfles ha guardato con grande attenzione.
La passione di Federico Motta Editore per l’arte
L’editoria d’arte ha dato un’importante spinta per far conoscere l’arte a un pubblico sempre più vasto. E anche Federico Motta Editore ha dato il suo contributo. La casa editrice ha infatti messo la propria esperienza, realizzando importanti volumi d’arte. A partire dagli anni Novanta, Federico Motta Editore ha inoltre partecipato all’organizzazione di mostre d’arte, facendo conoscere grandi nomi dell’arte e della fotografia contemporanea, come Douglas Kirkland e Robert Doisneau.