La zona euro e il mercato europeo del libro
La nascita della zona euro è stata un momento fondamentale nella storia recente del Vecchio continente. Oggi però, anche a causa della crisi economica, la scelta di una moneta unica viene spesso criticata. Eppure il suo arrivo è stato un innegabile passo avanti nel cammino verso l’integrazione europea. E un evento così importante non poteva non essere registrato nella collana dei Decenni di storia contemporanea pubblicata da Federico Motta Editore.
L’adozione dell’euro
L’euro fu adottato il 1° gennaio 2002 e venne inizialmente utilizzato in 12 stati europei. Ma la valuta era già in vigore sui mercati finanziari dal 1° gennaio 1999. Fin da subito, l’euro è stato una novità straordinaria negli scenari dell’economia mondiale. Capace di competere con il dollaro, si è affermato come moneta di scambio in alcune zone dei Balcani e dell’Europa orientale e si è aperto a nuovi mercati. In particolare, la moneta unica europea si è rafforzata nel biennio 2006-2007, in concomitanza con una fase di debolezza del dollaro. Oggi, tra alti e bassi, l’euro è la moneta usata in diciannove Stati europei. Se fosse uno Stato, la zona euro sarebbe il terzo Paese per popolazione e il settimo per estensione.
Zona euro, economia e mercato del libro
Ma come ha influito la zona euro sul mercato europeo del libro? Indubbiamente l’euro ha favorito la compravendita di diritti tra editori europei, facendo del mercato librario del Vecchio continente uno dei maggiori al mondo. Per farsene un’idea bisogna consultare i dati dalla Federation of European Publishers, che riunisce 29 associazioni nazionali di editori attivi nella UE. Il report include quindi anche dati di vendita di Paesi esterni all’eurozona (come la Gran Bretagna), ma è comunque utile per comprendere le dimensioni del mercato: in crescita fino al 2007, mentre dal 2008 – complice la crisi – ha iniziato un periodo di flessione.
Il segno positivo è tornato solo nel biennio 2015-2016. Si stima che attualmente il mercato del libro in Europa valga 36-38 miliardi di euro. E quattro dei Paesi con il maggior numero di titoli nel catalogo aderiscono alla zona euro: Germania, Italia, Francia e Spagna.