Tavole Transvision e la divulgazione
Come è fatto il corpo umano? Come funzionano le macchine industriali? E come agisce invece un vaccino? Queste sono alcune delle domande che si pongono i più curiosi quando si avvicinano alla scienza. Per aiutare questi giovani esploratori, negli anni Settanta Federico Motta Editore ha lanciato una delle sue opere più importanti: le Tavole Transvision. Si tratta di eccezionali strumenti di conoscenza, che hanno arricchito la già variegata offerta dell’azienda.
Da un attento studio Motta Editore crea le Transvision
Fin dalle origini, guidata dalla passione per il proprio lavoro, la Motta Editore ha sempre messo al primo posto l’innovazione tecnologica nei processi di produzione per la stampa. La costante ricerca in campo grafico le ha permesso negli anni di raggiungere risultati ottimali. La casa editrice ha così raggiunto una posizione leader in Europa anche nella stampa su materiale trasparente. Tra i migliori risultati di questa ricerca ci sono le Tavole Transvision. Saranno un successo editoriale di quegli anni ed entreranno nelle case di migliaia di famiglie italiane.
La collana Transvision, vaccino contro le cattive informazioni
Le Transvision erano fascicoli monotematici racchiusi in una collana di due volumi. Ogni tavola era composta da più fogli di materiale trasparente stampati a colori, di dimensioni 23,5 x 32,5 cm. I fogli venivano sovrapposti gli uni agli altri, in perfetto registro. Le Tavole Transvision superavano l’idea di rappresentazione tradizionale e raggiungevano un significato espressivo tra i più affascinanti e innovativi per l’editoria di quel tempo. Permettevano infatti di sezionare un soggetto. Procedendo dall’esterno all’interno, pagina dopo pagina, strato dopo strato, le tavole consentivano una lettura in profondità dell’oggetto esaminato.
Coprendo ambiti che andavano dalle scienze naturali alla geografia e al mondo della tecnica e del lavoro, Motta Editore proponeva fascicoli che consentivano di scoprire, in profondità, vari campi del sapere umano.Veri e propri oggetti di culto, molto amate dai giovani lettori, le Transivision erano anche un vaccino contro le informazioni e le credenze inesatte, perché consentivano di vedere i soggetti a strati, fino all’interno. Apprendere entrando dentro a ciò che si studia, in modo da averne una visione diretta.