Eco, la memoria e il Festival della comunicazione

Si è appena concluso il Festival della Comunicazione di Camogli 2023, ideato con la collaborazione di Umberto Eco nel 2014. La “memoria” è stato il tema centrale di questa decima edizione, un tema molto caro al filosofo e scrittore, che lo affrontò anche in una sua lectio magistralis alla sede dell’ONU nel 2013.
Anche nella grande opera Historia – La grande storia della civiltà europea, la memoria ha avuto un ruolo fondamentale.

Il Medioevo, curato da Umberto Eco: una nuova luce su quello che in molti considerano secoli bui

Il Medioevo, curato da Umberto Eco

Memoria e Festival della Comunicazione di Camogli 2023

«Memoria» è stato il concept del Festival della Comunicazione di Camogli 2023, e Contro la perdita della memoria era il titolo dell’intervento che Umberto Eco tenne alla sede dell’ONU ormai dieci anni fa. Ma perché è un  tema così importante? Perché conservare la memoria consente a una civiltà di custodire la propria identità. Ma per preservare cultura e identità, una civiltà deve comportarsi come un filtro. È lo stesso Eco a spiegarlo:

Per preservare la propria identità, una civiltà non deve solo comportarsi come un archivio di informazioni, ma anche come un filtro. […] Filtrare non significa cancellare. È un dato di fatto che di frequente le società non ci facciano dimenticare ciò che sappiamo o sapevamo, ma ci impediscono di scoprire ciò che non sappiamo ancora. Perciò accade che una civiltà possa operare diversi tipi di cancellazione che può spaziare dalla censura (la cancellazione di manoscritti, i falò di libri, la damnatio memoriae, la falsificazione di fonti documentarie, il negazionismo) fino alla dimenticanza causata da vergogna, inerzia, e rimorso.

Considerazioni che sono ancora più valide oggi, in cui i social network e i mass media ci inondano di informazioni, tra cui è difficile districarsi.

La memoria ai tempi dei social

La memoria ai tempi dei social network deve fare i conti anche con la sovrabbondanza di informazioni a cui siamo soggetti tutti i giorni.

Il passato di cui i mezzi di massa ci parlano, come per esempio le vicende degli imperatori romani o di Riccardo Cuor di Leone, e persino la prima guerra mondiale, passano (attraverso Hollywood e industrie affini) insieme al flusso di informazioni sul presente, ed è molto difficile che un utente di film colga la differenza temporale tra Spartaco e Riccardo Cuor di Leone.

Ecco che qui diventa di fondamentale importanza fare ordine tra le informazioni. Un’impresa titanica a cui Eco non si è certo sottratto. Historia – La grande storia della civiltà europea, curata da Umberto Eco e pubblicata da Federico Motta Editore, è un’opera che spazia dal Vicino Oriente Antico al Novecento. La sua realizzazione ha coinvolto più di 400 autori di chiara fama sotto la direzione del professor Eco, per un totale di migliaia di saggi monografici su tantissime discipline. Il lettore può quindi trovare informazioni sull’arte antica, dalle piramidi a Santa Sofia fino ai grattacieli. Ma anche notizie sulla politica e la società europea, e la loro evoluzione nei secoli.