Il valore dell’enciclopedia nella storia della cultura
Riunire tutto il sapere in un’unica opera: un progetto ambizioso, che gli uomini hanno perseguito fin dall’antichità. Fin dai tempi dei Greci esistono opere di taglio enciclopedico, in cui si cercava di dare spazio a tutte le discipline. L’enciclopedia però conosce la sua fase di maggior lustro durante l’Illuminismo, con l’impresa editoriale di Diderot e D’Alembert. Oggi ne scopriremo la storia e approfondiremo il valore dell’Enciclopedia Motta come strumento di divulgazione.
Enciclopedie nella storia
Opere enciclopediche, sintesi di tutti i saperi, si hanno già nell’antica Grecia, ai tempi dei sofisti (V secolo a.C.). Secondo alcuni, però, il primo enciclopedista fu Aristotele, che nei suoi trattati spaziò dalla biologia all’etica, passando per la fisica, la poetica e la metafisica. La produzione di opere enciclopediche proseguì in età romana, con i lavori di eruditi come Varrone, Catone, Plinio il Vecchio. Il Medioevo è invece la grande età delle summae: raccolte filosofiche o teologiche, in cui però gli autori trattavano temi di diverse discipline. La grande stagione dell’enciclopedia moderna si ha però nel Settecento, con l’età dei lumi, quando Diderot e D’Alembert danno vita all’Encyclopédie. Rispetto ai precedenti, l’enciclopedia degli illuministi francesi si caratterizza per la sua vastità, che tenta davvero di abbracciare tutti i campi del sapere umano. L’Encyclopédie sarà un punto di riferimento per le opere enciclopediche successive, molte delle quali nacquero per estendere il sapere a fasce sempre più ampie della popolazione. L’Enciclopedia Motta è una di queste.
La storia e il valore dell’Enciclopedia Motta
Il primo volume dell’Enciclopedia Motta vede la luce il 10 maggio 1952. Il valore dell’Enciclopedia Motta sta nel fatto che si tratta di un’opera di divulgazione rivolta al grande pubblico. Seguendo un modello che sarà usato anche da altri editori, l’enciclopedia esce nelle edicole suddivisa in fascicoli settimanali. La raccolta completa si conclude dopo quattro anni, con 208 fascicoli. Questi, una volta rilegati insieme, compongo cinque volumi, eleganti e di facile consultazione. Completati i primi cinque volumi, la Federico Motta Editore inizia a lavorare ai fascicoli di aggiornamento. L’Enciclopedia Motta cresce, si amplia, e i volumi diventano otto. Negli anni Sessanta vengono poi pubblicate nuove edizioni: i volumi complessivi diventano 14 e poi 18. Infine, negli anni Novanta, la svolta digitale: l’Enciclopedia Motta è la prima in Italia ad avere una versione on line.