È stato chiamato decreto rilancio: è il provvedimento con cui si spera di far ripartire l’Italia dopo la chiusura per la pandemia. In molti hanno paragonato l’emergenza Covid-19 a una guerra. Ripercorriamo allora cosa successe in Italia dopo la seconda guerra mondiale, ricordando anche che in quegli anni riprese vita la Federico Motta Editore.
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La storia dell’editoria nel nostro Paese è legata ad alcune città molto particolari. Se Venezia è stata la città dove l’editoria ha mosso i primi passi, Milano dal XIX secolo è la capitale dell’editoria italiana. In questi giorni in cui il capoluogo della Lombardia si ferma a causa del nuovo Coronavirus, ricordiamo l’importanza di questa città, in cui ha mosso i primi passi anche Federico Motta.

Il duomo, simbolo per eccellenza di Milano
Con la vittoria dei conservatori di Boris Johnson alle elezioni britanniche, la Brexit entra in nuova fase. In questo delicato momento storico, ripercorriamo la storia della UE e la vocazione europea della Federico Motta Editore, che negli anni Novanta promosse il premio Obiettivo Europa.

Premio Giornalistico Motta Editore: Simone Veil ritira il riconoscimento realizzato da Arnaldo Pomodoro
Spesso la storia dell’editoria è stata fatta da esperti e appassionati tipografi che, come Federico Motta, sono poi diventati dei grandi editori. E proprio i tipografi sono stati i padri dell’editoria moderna. Il primo editore della storia era infatti allo stesso tempo stampatore e umanista: stiamo parlando di Aldo Manuzio, attivo a Venezia tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento. Scopriamo insieme la sua importante figura.

Venezia durante il Rinascimento fu un florido centro culturale
Grande successo sta riscuotendo in queste settimane Bohemian Rhapsody, il film biografico su Freddie Mercury. Il film è stato infatti premiato ai Golden Globes come miglior film drammatico, e anche Rami Malek, che ha interpretato il ruolo di Freddi Mercury, ha ricevuto la statuetta come miglior attore protagonista.
Già in precedenza abbiamo parlato di editoria musicale, allargando il quadro rispetto all’editoria tradizionale di cui l’Editore Motta è stato uno dei protagonisti . Il cantante dei Queen è stato uno dei più importanti artisti rock di tutti i tempi ed è innegabile la sua influenza sull’editoria musicale contemporanea. Ma qual è stato, in generale, l’impatto del rock su questo settore?

Qual è stato l’impatto del rock sull’editoria musicale?
Il prossimo 11 novembre si celebra il centenario dalla fine della Prima guerra mondiale. La Grande Guerra segnò un punto di rottura nella storia dell’Europa e dell’Occidente in generale. Mai fino ad allora era stato combattuto un conflitto di tali dimensioni, che costò la vita a 9 milioni di soldati e 7 milioni di civili. La Prima guerra mondiale segnò però anche una cesura nella storia dell’editoria italiana, che dovette fare i conti con la nuova difficile situazione.

Soldati in trincea durante la prima guerra mondiale
Michael Bublé ha annunciato in questi giorni la prossima uscita del suo nuovo album, intitolato Love. Il disco sarà anche l’ultimo della sua carriera, perché il cantante ha deciso di ritirasi dalle scene. Nel corso di una carriera ventennale, Bublé ha venduto milioni di copie riportando in auge lo swing americano, reso famoso da Frank Sinatra. Questo ritorno ciclico di generi musicali del passato è peraltro una caratteristica della moderna industria musicale. Storicamente l’editoria, accanto ai libri e alle grandi opere come quelle di Federico Motta Editore, si è occupata anche della stampa e distribuzione di partiture musicali. Scopriamo come è nata e si è trasformata questa industria, fino ad arrivare a Michael Bublé.

L’editoria musicale nasce inizialmente con la stampa di partiture, ma si rivoluziona con l’avvento della radio e dei dischi
La riforma del copyright nell’Unione Europea nelle ultime settimane ha scatenato reazioni contrastanti. Lo scopo è armonizzare le normative dei diversi paesi membri, costringendo inoltre le piattaforme web che riprendono contenuti altrui a pagare un corrispettivo agli editori. Secondo i sostenitori la nuova normativa darà maggiori garanzie a chi produce contenuti. Secondo gli oppositori, invece, i vincoli previsti limiteranno la libertà di internet. Storicamente il diritto d’autore ha consentito ad autori e editori, come Federico Motta Editore, di offrire contenuti di qualità. Ma come è nato e come si è evoluto il concetto di diritto d’autore?

Cambiano le regole del copyright nell’Unione Europea
Andrea Pazienza se ne andava il 16 giugno del 1988. In occasione del trentennale dalla morte, molte sono le iniziative per ricordare il fumettista, autore di serie come Pentothal e Zanardi. Più volte ci siamo occupati di storia del fumetto italiano, soprattutto per aspetti legati alla nascita della Federico Motta Editore come Cliché Motta e alle prime opere di Carlo Cossio negli anni Trenta. Negli anni Settanta il fumetto italiano conosce grande diffusione, ma alla fine del decennio, negli anni in cui disegnava Andrea Pazienza, le cose sarebbero cambiate…

Andrea Pazienza (in basso a destra) con la redazione della rivista «Frigidaire»