Carlo Cossio e la striscia Dick Fulmine
Quando Cliché Motta avvia le pubblicazioni nel 1928, tra le prime opere a essere stampate ci sono dei fumetti. E così compare tra le prime pubblicazioni di successo di Federico Motta Editore la striscia Dick Fulmine. Il suo autore, Carlo Cossio, è uno dei più importanti autori della storia del fumetto italiano.
La formazione
Carlo Cossio nasce a Udine il 9 gennaio 1907. Inizia giovanissimo ad avvicinarsi al mondo dell’arte. A undici anni è allievo di due pittori della città natale, specializzati nelle decorazioni di chiese. Trasferitosi a Milano nella metà degli anni Venti, dà vita al gruppo artistico Bohemien e frequenta la Scuola superiore di Arte applicata all’industria. Nel 1928 pubblica sulla rivista «Balillino» il suo primo albo a fumetti. Nella prima metà degli anni Trenta è tra i pionieri dell’animazione in Italia. Nel 1931 segue a Parigi un corso di tecnica cinematografia, quindi nel 1933 è direttore tecnico della Milionfilm di Milano, specializzata in disegni animati.
Dick Fulmine
A partire dal 1934 Cossio si dedica esclusivamente al fumetto. Il suo maggiore successo di questi anni è Dick Fulmine, stampato da Cliché Motta. Dalla futura Federico Motta Editore la striscia è venduta a 15 lire. Si tratta di un fumetto poliziesco ispirato ai gialli provenienti dagli Stati Uniti, che proprio per questo motivo incapperà nelle maglie della censura fascista. Su pressione dello stesso Mussolini, l’editore è costretto a cambiare la fisionomia del personaggio, e in seguito a un incidente il protagonista avrà fattezze che rispettano i canoni estetici imposti dal regime. Il fumetto conosce un clamoroso successo, tanto da avere anche uno spin off: Zambo, uno dei nemici di Dick Fulmine, diventerà protagonista di una nuova serie.
Gli altri personaggi
Cossio disegna Dick Fulmine dal 1938 fino al 1955. Ma non è l’unico personaggio a cui lavora. Dalla sua fantasia nascono Furio Almirante (1940), Ciclone (1945) e Tank (1946). Nel 1950 crea Buffalo Bill, un fumetto western a cui si dedicherà fino agli ultimi giorni della sua vita, tanto da lasciare incompiuto l’ultimo albo. Carlo Cossio muore a Milano il 10 agosto 1964.