Umberto Eco e la semiotica: l’autore del Nome della rosa è considerato uno dei più importanti studiosi italiani della scienza dei segni. Umberto Eco applicò la semiotica a vari ambiti, tra cui la linguistica e la letteratura. Ma, come sappiamo, nel suo profilo di intellettuale ebbe grande importanza anche il Medioevo: una testimonianza di questo interesse sono i volumi del Medioevo che curò per Federico Motta Editore.
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Se ne andava, nel febbraio 2016, Umberto Eco, le cui vita e opere hanno testimoniato il suo amore per la cultura e per i libri. Eco infatti spaziava tra diversi campi, dall’estetica alla semiotica, dalla teoria della letteratura alla linguistica e alla storia. Fin da giovane, tuttavia, aveva coltivato la passione per il Medioevo, che lo accompagnerà per tutta la vita. Per Federico Motta Editore aveva diretto una prestigiosa opera su questo importante periodo storico, così poco conosciuto dal grande pubblico eppure così importante per la storia della civiltà europea.
Lo abbiamo visto al cinema e anche in una serie televisiva. Ora Il nome della rosa è diventato anche un fumetto. A firma di Milo Manara, uno dei più famosi autori italiani di fumetti, l’opera è una trasposizione dell’opera di Umberto Eco e si compone di due volumi, di cui il primo, appena pubblicato, si è già rivelato un successo.
Torniamo sul documentario di Davide Ferrario, Umberto Eco: la biblioteca del mondo, e sul rapporto che con i libri ebbe il noto filosofo, curatore per Federico Motta Editore di opere di prestigio come Historia e La filosofia.
Quello tra Umberto Eco e i libri è un rapporto che è durato per tutta la vita. Ne parliamo ricordando le (molte) opere che scrisse e curò (tra cui anche Historia per Federico Motta Editore).
Un documentario di Davide Ferrario racconta Umberto Eco e la sua biblioteca. Il lungometraggio, con il titolo Umberto Eco. La biblioteca del mondo, riprende una precedente installazione audiovisiva dello stesso regista e descrive il rapporto che secondo il filosofo c’era tra libri, cultura e memoria. Un tema che fu al centro anche di una lectio magistralis che Eco tenne alle Nazioni Unite. Ed è sempre questo spirito che anima una delle più prestigiose opere di Federico Motta Editore, cioè Historia. La grande storia della civiltà europea.
Il Quirinale, sede della presidenza della Repubblica. In oltre 70 anni di storia repubblicana, ci sono stati 12 capi di Stato, alcuni con alle spalle esperienze in ruoli apicali come presidenti della Camera dei deputati, del Senato o del Consiglio. In varie occasioni, Federico Motta Editore ha presentato al Quirinale le proprie prestigiose opere, accolte dal Presidente della Repubblica in carica. Ripercorriamo brevemente la storia del rapporto tra Motta Editore e Quirinale.
Nella biblioteca di un appassionato di collezionismo librario non può mancare una sezione dedicata alla filosofia, e La filosofia pubblicata da Federico Motta Editore e curata da Umberto Eco e Riccardo Fedriga è senza dubbio un’opera di prestigio, che completa la già ricca collana Historia.
Personaggio poliedrico, Umberto Eco si è occupato di semiotica, di estetica, di storia della filosofia, di letteratura, di teoria della comunicazione e di storia della civiltà europea. Una personalità poliedrica, capace di spaziare tra cultura alta e bassa, dalla storia del Medioevo al fumetto e oltre.
L’eredità di Umberto Eco è enorme: oltre alle opere, tra saggi, romanzi e articoli, c’è da ricordare il suo amore per i libri e l’impegno intellettuale. In occasione dei 90 anni dalla nascita, ricordiamo la sua importante figura e le sue opere, e in particolare Historia – La grande storia della civiltà europea.