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Motta Editore e il valore della divulgazione

Nel 1996, arriva l'Enciclopedia Motta di scienze naturali

Proprio in questi giorni l’Italia accoglie a braccia aperte il ritorno sulla Terra di Paolo Nespoli. Nel corso di tre missioni, a cui ha partecipato tra il 2007 e il 2017, l’astronauta italiano ha trascorso 139 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale. Qui ha svolto importanti esperimenti scientifici e, come Samantha Cristoforetti prima di lui, si è impegnato per far conoscere a tutti la vita degli astronauti. La divulgazione scientifica nel nostro paese ha una storia lunga e anche Federico Motta Editore ha dato il suo contributo.

Paolo Nespoli

Enciclopedia Motta di Scienze naturali, edita nel 1996

Dall’enciclopedia alla televisione

La divulgazione scientifica ha una lunga storia. Fin dall’antichità infatti i filosofi, oltre a opere riservate agli specialisti, scrivevano anche libri per un pubblico più ampio. È così che sono nate, per esempio, alcune enciclopedie medievali. Le prime riviste scientifiche hanno invece visto la luce nel Seicento, in Francia e in Inghilterra. Più recente è la divulgazione scientifica in televisione, che ha affiancato il lavoro fatto da editori come ad esempio la Federico Motta Editore.

La divulgazione scientifica sulla tv italiana

I primi programmi di divulgazione scientifica della televisione italiana risalgono agli anni Cinquanta. Tra i pionieri ci fu Angelo Lombardi, l’«amico degli animali», che fu anche testimonial dell’Enciclopedia di Scienze naturali pubblicata da Federico Motta Editore. In Italia il divulgatore scientifico per antonomasia è Piero Angela, che in quasi cinquant’anni di carriera ha condotto storici programmi come Il futuro dello spazio, Nel cosmo alla ricerca della vita, ma soprattutto Quark e SuperQuark.

Paolo Nespoli, AstroSamantha e la vita nello spazio

Nella divulgazione scientifica si sono impegnati anche studiosi come l’astrofisica Margherita Hack o il fisico Antonino Zichichi. Più di recente, astronauti come Paolo Nespoli e Samantha Cristoforetti (per tutti AstroSamantha) hanno fatto conoscere al grande pubblico i dettagli sulla vita in orbita, sia partecipando a programmi televisivi sia utilizzando i social network come Twitter.