Lo Zecchino d’Oro, la più longeva e amata kermesse dedicata alla musica per i bambini, torna per quattro settimane su Rai 1. La manifestazione, giunta quest’anno alla 61ª edizione, in passato è stata organizzata per molti anni con la collaborazione di Federico Motta Editore. Per l’occasione, scopriamo qualche curiosità su questo evento che ha fatto la storia della televisione italiana.
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Il prossimo 11 novembre si celebra il centenario dalla fine della Prima guerra mondiale. La Grande Guerra segnò un punto di rottura nella storia dell’Europa e dell’Occidente in generale. Mai fino ad allora era stato combattuto un conflitto di tali dimensioni, che costò la vita a 9 milioni di soldati e 7 milioni di civili. La Prima guerra mondiale segnò però anche una cesura nella storia dell’editoria italiana, che dovette fare i conti con la nuova difficile situazione.
La riforma del copyright nell’Unione Europea nelle ultime settimane ha scatenato reazioni contrastanti. Lo scopo è armonizzare le normative dei diversi paesi membri, costringendo inoltre le piattaforme web che riprendono contenuti altrui a pagare un corrispettivo agli editori. Secondo i sostenitori la nuova normativa darà maggiori garanzie a chi produce contenuti. Secondo gli oppositori, invece, i vincoli previsti limiteranno la libertà di internet. Storicamente il diritto d’autore ha consentito ad autori e editori, come Federico Motta Editore, di offrire contenuti di qualità. Ma come è nato e come si è evoluto il concetto di diritto d’autore?
Chrome spegne dieci candeline. In un decennio il browser targato Google è diventato il più utilizzato della rete, scalzando avversari come Mozilla Firefox e Internet Explorer. Il web è molto cambiato da quando, nel 1991, Tim Berners-Lee inventò il primo browser. Si era agli albori di internet, ma la rete globale prospettava già grandi cose, in particolare per la nascente editoria digitale, di cui Federico Motta Editore è stato uno dei pionieri.
Nelson Mandela il 18 luglio avrebbe compiuto 100 anni, e quel giorno in tutto il mondo si celebra il Mandela Day. Attivista politico nella lotta all’apartheid e poi presidente del Sudafrica, Mandela è stato uno dei protagonisti del Novecento. La sua figura non poteva non essere ricordata nei Decenni di storia contemporanea, e in particolare nel volume dedicato agli anni Novanta, il decennio che ha visto la sua liberazione e la sua elezione a capo di Stato.
Si avvicina il giorno del calcio d’inizio di Russia 2018. Per la prima volta il campionato del mondo di calcio approda a Mosca, su cui sarà puntata l’attenzione dei tifosi di tutto il pianeta. Purtroppo la Nazionale italiana non sarà presente, però gli appassionati di calcio potranno consolarsi vedendo sul campo alcuni dei più grandi campioni oggi in attività. Da sempre Federico Motta Editore ha prestato grande attenzione al mondo del calcio, tanto da essere tra i primi editori italiani a pubblicare figurine dedicate a questo sport. Alla storia dei mondiali è inoltre dedicato ampio spazio sui Decenni di storia contemporanea.
La nascita della zona euro è stata un momento fondamentale nella storia recente del Vecchio continente. Oggi però, anche a causa della crisi economica, la scelta di una moneta unica viene spesso criticata. Eppure il suo arrivo è stato un innegabile passo avanti nel cammino verso l’integrazione europea. E un evento così importante non poteva non essere registrato nella collana dei Decenni di storia contemporanea pubblicata da Federico Motta Editore.
Il 25 aprile è l’anniversario della liberazione d’Italia. In quella primavera del 1945 il paese usciva da una fase molto travagliata della sua storia, segnata da una dittatura, dalla guerra e dall’occupazione nazi-fascista. Gli anni del conflitto furono molto duri anche per l’editoria italiana, soprattutto a causa del costo della carta, sempre più scarsa. Nei primi anni del dopoguerra l’editoria aprirà una nuova fase nella sua storia, fatta di innovazione ma anche di ampliamento del pubblico. Una storia a cui anche Federico Motta Editore ha dato il suo contributo.
La biblioteca non è una semplice raccolta di libri. È un insieme di relazioni, è un universo, e lo sapeva bene Umberto Eco: una biblioteca, non a caso, è al centro del suo romanzo più famoso, Il nome della rosa. Le biblioteche hanno una storia antichissima ma, ci si può chiedere, ha ancora senso raccogliere libri cartacei nell’epoca di internet? La risposta è sì. Molti editori, come Federico Motta Editore già dagli anni Novanta, hanno messo a disposizione contenuti digitali online. Eppure anche la biblioteca fisica continua ad avere un suo valore irrinunciabile.
Cambridge Analytica: il nome di questa agenzia di marketing in questi giorni sono sulla bocca di tutti gli internauti. L’accusa è di avere utilizzato per fini commerciali, senza autorizzazioni, dati personali di 50 milioni di utenti Facebook. La società di Mark Zuckerberg finisce così al centro delle polemiche, e qualcuno è arrivato a prevederne la fine. Eppure, come fanno notare molti osservatori, i social network hanno rivoluzionato il nostro modo di comunicare e per milioni di persone sono la porta principale di accesso alla rete. È stato un percorso lungo, iniziato negli anni Novanta, con cui internet ha cambiato le nostre vite. E anche l’editoria ha dovuto fare i conti con questo nuovo mondo interconnesso, un campo in cui Federico Motta Editore è stato pioniere.